Doveva essere il bilancio della ripartenza e del rilancio di Vicenza e invece abbiamo ancora una volta discusso un documento che ha poco coraggio e totale assenza di prospettiva e di visione.
Partiamo dalla questione principale ovvero il grande assente: il PNRR. Viene citato solamente quattro volte nel DUP, per un progetto sul Palladio che coinvolgerà digitalizzazione, cultura e turismo e solo vagamente per quanto riguarda le opere pubbliche, piste ciclabili e interventi di inclusione sociale e contrasto alla povertà. In queste settimane più volte abbiamo chiesto a Sindaco e Assessori delucidazioni in merito ai progetti messi in campo per ottenere i finanziamenti, ma le risposte sono state del tutto vaghe e fumose. È la dimostrazione palese che manchi una strategia complessiva e una struttura adeguata per partecipare ai tanti bandi del PNRR. Ancora una volta la nostra Amministrazione si trova impreparata.
Ci auguriamo davvero che non sia già tardi, ma la preoccupazione aumenta visibilmente. Il 60% delle risorse statali transiterà attraverso gli enti locali grazie al PNRR. Ci chiediamo se questa Amministrazione saprà cogliere le opportunità di investimento e le progettualità di crescita anche se, rispetto ai settori di riforma e sviluppo individuati dalla Commissione europea quali gli investimenti per la sostenibilità e la transizione ecologica, la trasformazione digitale e il contrasto alla povertà che riguardano strettamente gli ambiti di azione dei Comuni, non abbiamo visto ancora nulla.
Eppure qualche mese fa noi Consiglieri di minoranza avevamo presentato una mozione con una strategia ben chiara, indirizzi ben definiti e alcune aree di progettualità su cui lavorare. Ci è stato risposto con sufficienza e arroganza, dicendoci che non era ancora il momento per programmare e progettare perché tutto era ancora troppo fumoso. I fatti ci stanno invece dando ragione. Mentre Vicenza sta ancora a guardare altre Amministrazioni stanno già ottenendo i primi frutti grazie ad un lavoro fatto per tempo.
Sono 23 gli emendamenti che abbiamo portiamo in discussione – uno proprio rivolto alla creazione di un’unita di progetto PNRR – al fine di indirizzare il nostro Comune a sfruttare le tante possibilità che si presenteranno su alcune tematiche fondamentali: ambiente/transizione energetica, sport, mobilità e attenzione ai quartieri. Sono molti i ritardi accumulati in questi ultimi 3 anni che rischiano di pregiudicare in maniera irreversibile lo sviluppo della città: dal Piano del Centro Storico al nuovo Piano degli Interventi, dal PUMS alla progettazione delle grandi opere. Dall’assenza di un Piano commerciale, all’incapacità di pianificare le trasformazioni del territorio. Un po’ per ignavia, un po’ per incompetenza, si è tentato in tutti i modi di nascondere la polvere sotto il tappeto, ma i nodi irrisolti non si districano da soli come risulta evidente nel caso dei Pomari, della Centrale del Latte, di Barcaro Zaccaria, o di tanti quartieri periferici tutt’ora in attesa di un programma di riqualificazione che sia di contrasto al degrado e consenta un recupero della dimensione sociale e del vivere comune.
Senza dimenticare che purtroppo l’emergenza sanitaria è ancora in corso e quindi, a differenza dell’Amministrazione che non ha messo un euro, abbiamo chiesto con un emendamento specifico di rimpinguare il fondo di solidarietà dandone una struttura stabile e proponendo l’istituzione di una fondazione di comunità. Così come abbiamo preparato un emendamento “ad hoc” per creare un fondo “Vicenza capitale italiana della cultura” non avendone trovato alcuna traccia concreta tra le pieghe di bilancio. Entrambi gli emendamenti sono stati bocciati incomprensibilmente.
Una nota finale. La seduta “online” ha dato vita ad una discussione “monca” e ci dispiace perché, sempre mostrando più coraggio e rispetto verso le istituzioni, si sarebbe potuta svolgere la seduta in presenza trovando per tempo un luogo alternativo idoneo. Per una discussione complessa e delicata come quella sul bilancio sarebbe stata una scelta quanto mai opportuna. Ma i numeri parlano chiaro. E come sono insufficienti per ciò che concerne il bilancio o le ultime graduatorie che vedono la Provincia di Vicenza perdere posizioni sulla qualità della vita, lo sono anche per quel che riguarda i numeri della Maggioranza. Con una seduta in presenza anche qui avrebbero condannato Rucco e la sua Amministrazione. Rucco che ha chiuso in pessimo stile rivolgendosi a noi Consiglieri di opposizione in modo arrogante, dicendo: “Non mi faccio prendere per il c***”.
E’ davvero triste essere governati da una persona che continua ad essere nell’animo e nello stile un livoroso consigliere di minoranza.