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SIGH, SOB, GULP!

Facciamo fatica davvero a trovare un senso logico rispetto al posizionamento delle nuove rastrelliere nei quartieri di San Bortolo e di Laghetto.
Sarà per la loro forma “a mitragliatrice”, sarà per il percorso necessario a chiudere la bicicletta, tant’è che le nuove rastrelliere sembrano collocate in base a criteri artistici e originali più che ad esigenze funzionali.
Si passa dall’ostruzione di spazio adibito alle auto, che rende pericoloso l’allaccio e lo sgombero della bici nonché la sicurezza dei ciclisti, fino alle rastrelliere posizionate dentro alle aree verdi, anche quelle più piccole che avrebbero bisogno di cura e attenzione.
Altre, in luoghi delicati e trafficati come nei pressi dell’Istituto Comprensivo 8, ostruiscono completamente sia i percorsi pedonali che quelli ciclabili. Altre ancora, come in via Tommaseo, sono posizionate su terreni fangosi e acquitrinosi che non invoglieranno certo i ciclisti a riporvi la propria bicicletta come dalle foto che alleghiamo.
In altri casi infine pare poco chiara la diposizione degli elementi e dello spazio, come nei pressi del centro civico Lagorà e della biblioteca di quartiere che vede all’ingresso la campana del vetro e più distante la rastrelliera per le bici.
A tal proposito abbiamo presentato al Sindaco e all’assessore Celebron un’interrogazione per sapere quali siano stati i criteri che hanno portato l’Amministrazione a posizionare in modo così grottesco le rastrelliere con l’invito per il futuro ad essere più oculati e meno fantasiosi nella scelta della collocazione!

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