Una giornata da noi tanto attesa, quella di oggi. Nel caldo estivo di Vicenza, a Palazzo Trissino, è stato finalmente sostituito lo striscione che chiede verità e giustizia per Giulio Regeni, il ricercatore friulano torturato e ucciso in Egitto a 28 anni d’età per motivi ancora ignoti.
Lo striscione si trovava in uno stato di incuria e disfacimento e grazie al contributo volontario di Gestioni Grafiche Stocchiero & Digital è stato ristampato e riposizionato, con il suo bel colore giallo a colpire l’attenzione di chi entra nella corte del palazzo.
Più volte in questi mesi avevamo sollecitato l’amministrazione affinché ridesse dignità a quello striscione perché lo ritenevamo un gesto di grande importanza e finalmente le nostre richieste sono state ascoltate. ”Verità e giustizia” è quanto ricercava Giulio nei suoi studi e nelle sue indagini, ed è quanto la sua famiglia, i suoi amici e il suo Paese chiede, per capire le immotivate ragioni del suo assassinio e scovare i colpevoli. Non è un processo semplice, tutt’altro. I difficili rapporti diplomatici con il Cairo, Stato dalle molte contraddizioni, non facilitano la ricostruzione della verità che negli anni è stata continuamente ed ignobilmente mascherata.
Sappiamo per certo che Giulio è stato ucciso per quello che stava studiando e indagando. Per questo la sua storia potrebbe essere quella di un qualsiasi studente vicentino, italiano, europeo, innamorato della vita e appassionato del proprio lavoro. La difesa della ricerca, dei diritti umani, della vita, della giustizia, sono valori e conquiste che non possono sbiadire. Anche Vicenza, con questo gesto, non intende far calare l’attenzione.
Per Giulio e per tutte le Giulie e i Giulio del mondo!