Solamente 2 volte il Sindaco è sceso a Roma. Insufficienti gli incontri fatti da Rucco prima che arrivasse a Vicenza il progetto definitivo del 2° Lotto AV/AC – Attraversamento Vicenza. Una surreale media di un incontro ogni 2/3 mesi. Addirittura ce ne è stato solo 1 nel 2018, e solo 3 nel 2019: un po’ poco per un Sindaco che si candidava affermando di voler rivoluzionare il progetto.
Questi sono alcuni dei dati che arrivano direttamente dal Comune a seguito di un accesso agli atti fatto a metà novembre – tramite il Capogruppo di Da Adesso in Poi Sandro Pupillo – per capire quali incontri e trasferte avesse fatto il Sindaco sul tema Alta Velocità con tecnici e attori politici. Solo ad inizio anno ci è stata data risposta. La narrazione di un Sindaco attento alla questione (cosa che Rucco ha voluto ribadire anche nell’ultimo Consiglio comunale parlando di “decine di incontri avuti in questi anni”) viene smentita da questi dati: Rucco del progetto AV/AC se ne è sostanzialmente disinteressato a quanto risulterebbe dalla lista degli incontri che ci è stata fornita dal suo staff. Sappiamo bene come l’essere a mezzo servizio sia un tratto distintivo di questa Giunta, ma è davvero sconcertante che un Sindaco, il quale aveva scritto nelle linee programmatiche di voler “Rivedere completamente il progetto AV/AC con particolare attenzione all’impatto sul territorio delle nuove infrastrutture ferroviarie previste dal progetto attuale” non abbia avuto regolari e frequenti incontri con RFI e IRICAV.
Peraltro non parliamo solamente del tratto ovest: si vedono già oggi pochissimi incontri sul tratto a Est e infatti abbiamo già testato l’inconsistenza dell’Amministrazione sul tema che, a sorpresa, ha scoperto dell’ipotesi dello scavalco a Settecà nonostante avesse avuto un incontro “ad hoc” sul tema con l’Assessore De Berti, i tecnici di RFI e alcuni Sindaci dei comuni contermini alla nostra città. Con con un progetto simile un Sindaco capace avrebbe dovuto esser a Roma almeno due volte al mese. E invece Rucco – secondo quanto riportato dall’accesso agli atti – nella capitale ci sarebbe andato solo due volte in tutto prima di ricevere il progetto definitivo, il cui arrivo sulla sua scrivania peraltro è stato accolto con imbarazzante sorpresa dallo stesso Sindaco quest’estate.
Nella lista che ci è stata fornita ci sono peraltro alcuni elementi che se confermati sarebbero gravissimi il 24 agosto 2021 si teneva un incontro così indicato: “TAV illustrazione ultimi aspetti relativi alla progettazione definitiva in corso da parte di IRICAV”. Peccato che alla città siano arrivati ben un anno dopo. Il 31 agosto 2020 vi era invece un approfondimento sulla “Riqualificazione Stazione FS”, che ricordiamo essere immaginata come stazione sotterranea sotto al passaggio auto: ma perché allora a gennaio 2021 è stato presentato nel progetto di riqualificazione di Campo Marzo un tunnel proprio per le auto? RFI mostrò un altro progetto o nelle tavole presentate si mentiva sapendo di mentire?
C’è infine il tema contestuale riguardo al progetto TAV, in particolare sul fronte mobilità. Anche qui vediamo due evidenze gravi: l’11 giugno 2021 avviene un incontro dedicato al TPL (probabilmente per capire come risolvere il disastro creato dall’azione in Viale Verona), ma vediamo essere assente proprio l’assessore alla mobilità. E anche qui non risultano esserci incontri precedenti, ma nel dicembre 2018 veniva di fatto stravolto tutto l’impianto TPL con la costruzione dell’aiuola centrale in Viale Verona. E su questo fronte abbiamo ben visto l’assenza totale dell’amministrazione che produce un PUMS chiamato “Vicenza2030” per la sua valenza decennale e nel 2023 deve ancora approvarlo in Consiglio.
Ci sono molte zone opache su cui cercheremo di far chiarezza nelle prossime settimane, ma una cosa è certa: Rucco ha dimostrato di non essere in grado di gestire una partita così complessa per la città.