Ci ricordiamo molto bene il trionfalismo con cui il sindaco Rucco e i suoi Assessori avevano annunciato l’arrivo di quasi 30 milioni grazie al Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità (MIMS). Parlavano di “lavoro straordinario” e di un “risultato mai raggiunto prima”.
Veniamo invece oggi a sapere dai Media che quei soldi quasi certamente non arriveranno e ci sono alcune cose che riteniamo gravissime. Prima di tutto l’opacità di Rucco e di questa Amministrazione che pur sapendo che Vicenza era stata esclusa dai finanziamenti ha tenuto il tutto nascosto non solo alle Minoranze, ma soprattutto ai cittadini, presentando un piano degli interventi viziato all’origine. In secondo luogo l’aver portato e fatto votare in Consiglio comunale progetti che ad oggi non hanno più la copertura finanziaria. Infine, ma non certo in ordine di importanza, l’aver scoperto che per il nostro Comune il piazzamento nelle graduatorie sia stato tutt’altro che lusinghiero: 2 proposte si sono infatti classificate al 206esimo e al 214esimo posto e la terza, ex macello e complesso residenziale di San Pietro, pare dalla lettura dei giornali non sia stata nemmeno ritenuta ammissibile al finanziamento dall’Alta commissione.
Qui, peraltro, sta il punto cruciale. I nostri uffici tecnici sono in costante e crescente deficit di personale e chi deve programmare e scrivere progetti sono le stesse persone che quotidianamente devono districarsi tra continue urgenze. Oggi che i Comuni sono sempre più chiamati ad essere abili nel far arrivare soldi nelle casse comunali grazie alla capacità di progettazione, ci troviamo con un personale ormai ridotto all’osso. E quindi perdiamo l’occasione di partecipare a tanti progetti, pensiamo a quelli Europei, che hanno spesso dato al bilancio del nostro Comune importanti boccate d’ossigeno o a quelli imminenti legati al PNRR.
Insomma una doccia fredda e una clamorosa presa in giro ai cittadini. Caro Rucco le conferenze stampa si fanno per annunciare cose certe, per gioire di soldi che sono già entrati nelle casse comunali e non per gonfiare il petto.
Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo: fatti, non chiacchiere!