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DRAMMA IN MARMOLADA

Oggi i nostri pensieri sono rivolti unicamente a quanto successo ieri sul gruppo montuoso della Marmolada, al dramma delle persone e delle famiglie degli escursionisti deceduti e dispersi, allo scioglimento di parte del più grande ghiacciaio delle Dolomiti. Montagne alle quali noi vicentini e veneti siamo particolarmente legati, ed infatti molti degli sfortunati escursionisti coinvolti sono persone del nostro territorio. A loro le nostre preghiere.
Sono questi i risvolti catastrofici di un processo climatico e ambientale preoccupante ma che vorremmo credere “non fino a questo punto”, che vorremmo non definire nella sua reale prospettiva, cioè di un andamento irreversibile, di cui l’essere umano è primo responsabile. Siamo chiamati da tempo, singolarmente e collettivamente, a dare un contributo sostanziale e ad agire responsabilmente. Purtroppo parole già sentite.
Non a caso chi ha chiesto più a gran voce cambiamenti radicali alla società e alla politica, in questi anni, sono stati i giovanissimi, i ragazzi e le ragazze, quelli e quelle che vedranno solo il “dopo”, come l’immagine terrificante del ghiacciaio prima e dopo il crollo del seracco.

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