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Insicurezza della movida vicentina?

Interrogazione: ““Qual è la verità sulle gravi accuse rivolte alla polizia locale e sull’insicurezza della movida vicentina?”

Premesso che:

  • Il consigliere della Lega Jacopo Maltauro ha provveduto a denunciare con molta enfasi un “grave episodio di microcriminalità” avvenuto nella notte di sabato 1 dicembre in Contrà Pescherie Vecchie nei presso del Bar Jeko
  • La denuncia, ripresa e sostenuta dall’Amministrazione, ha gettato ombre sulla sicurezza nei locali della movida vicentina e ha mosso pesanti accuse all’operato e alla vigilanza delle forze di polizia locali
  • Si è posta particolare enfasi sui presunti protagonisti “di colore”, colpevoli di furto, denunciando negativa l’operazione della polizia locale arrivata sul posto trovatasi ad essere assalita da una compagnia di ragazzi – denuncianti il fatto – in stato di ubriachezza molesta. L’operato dei vigili è stato definito in un primo momento “vergognoso” e “scandaloso” ed è trapelata l’idea di istituire un presidio fisso di polizia davanti ai locali di ritrovo dei giovani.
  • I ragazzi dai quali è partita la denuncia, difesi a spada tratta dall’Amministrazione, hanno offeso in modo ingiurioso l’operato dei vigili, e addirittura secondo la ricostruzione della Questura sono stati promotori di scompiglio, caos e violenza al loro arrivo creando e incitando un accerchiamento delle Volanti nell’intenzione di creare “una situazione di pericolo anche per altre persone che si trovavano nella piazza in transito o presso altri locali”
  • Il presidente del Consiglio Comunale, non presente, pur avendo un incarico istituzionale sopra le parti ha ritenuto di dover subito “rincarare la dose” giudicando i fatti gravissimi e affermando: “i ragazzotti sono quelli per inciso che lordavano gli scalini di Piazza Matteotti e per i quali qualcuno si straccia le vesti” “e che della questione, assolutamente forzata e non corrispondente al vero, si sono fatti carico addirittura il Primo Cittadino – che ha chiamato i ragazzi colpevoli di resistenza a pubblico ufficiale per scusarsi con loro – e il parlamentare di Forza Italia Zanettin, il quale ha presentato un’interrogazione persino in Parlamento

Considerato che:

  • Sulla questione c’è un preciso rapporto della Questura che troviamo incredibile l’Amministrazione non abbia voluto considerare:

“Giunti sul posto gli agenti, gli operatori facevano uscire gli avventori per procedere in sicurezza al controllo dei due soggetti, senza rinvenire addosso ai medesimi il cellulare rubato o altre tracce di reato. I soggetti venivano sottoposti agli accertamenti del caso ed identificati in B.A., cittadino italiano e B.S., cittadino gambiano (in regola con il permesso di soggiorno). All’uscita dal locale dei due soggetti indicati, si creava un momento di frizione con altri avventori che veniva gestita dal personale delle due Volanti fatte convergere sul posto. A questo punto, B.L., che durante le operazioni di controllo si era intromesso più volte nell’operare degli agenti con fare molesto dovuto anche alla palese assunzione di alcolici, offendeva con frasi ingiuriose i poliziotti intervenuti ed incitava alla contestazione gli altri presenti. B.L. non accennava a desistere e, piuttosto, il suo comportamento ingenerava una situazione di pericolo anche per altre persone che si trovavano nella piazza in transito o presso altri locali. Per questi motivi, lo stesso veniva accompagnato in Questura. Nei suoi confronti, si procedeva amministrativamente per manifesta ubriachezza. Il gruppo di persone presenti all’esterno, anche istigate da B.L., accerchiava le due Volanti intervenute che, per uscire, ricorrevano alla segnalazione acustica e luminosa di emergenza. La Volante con a bordo l’accompagnato riusciva ad allontanarsi; mentre la seconda veniva accerchiata e bloccata da una parte dei presenti con pugni e calci sul mezzo. Il Capo Pattuglia, vista la situazione, era costretto a fare uso dello spray al capsicum in dotazione per creare lo spazio di manovra necessario ad allontanarsi. Inoltre, poco dopo il termine dell’intervento delle Volanti, nella medesima piazza, alcuni dei protagonisti dell’increscioso episodio aggredivano con calci e pugni altri ragazzi in quanto 2 non avrebbero dato loro manforte nella resistenza perpetrata ai danni della Polizia da una parte delle persone presenti in quel momento.

  • Il consigliere delegato alle Politiche giovanili Marco Lunardi pare non essere al lavoro sul proprio settore di delega, visto che le (poche) uscite pubbliche e consiliari sono rivolte soprattutto ad attaccare componenti della propria maggioranza e che se su questa – come su altre – vicenda non ha espresso alcun parere.

Si interrogano il Sindaco Rucco e i consiglieri per sapere:

  • Se, a nome dell’Amministrazione, ha intenzione di scusarsi con la Questura o se lo ha già fatto, di rinnegare pubblicamente le gravi affermazione scaturite intorno a questa vicenda ricostruita strumentalmente.
  • Con quali fondi, non previsti a Bilancio, intende promuovere un presidio fisso di Polizia nelle piazze della movida vicentina, visto che a seguito dell’episodio è stato costretto a intervenire anche il Sindacato Autonomo di Polizia tramite il segretario Provinciale Oscar Acciardi che ha dichiarato : “la richiesta di aumentare le pattuglie pare non andare di pari passo con l’impegno che la stessa amministrazione dovrebbe mettere in campo” (Giornale di Vicenza, 7 dicembre)
  • Se non ritiene che questa grave “svista” rappresenti un episodio davvero infelice e un ennesimo attacco ai giovani di Vicenza già colpiti in questo senso da ordinanze punitive e in un contesto (Linee programmatiche, Bilancio, dibattito pubblico) di totale assenze di politiche a loro rivolte
  • Se l’obiettivo di “notizie” come questa – fatta trapelare dall’Amministrazione – abbia come fine di svuotare il Centro storico la sera, e rendere vuote le vie e le piazze faticosamente tornate a vivere, in nome della lotta al degrado e agli accattoni

I consiglieri comunali

Giovanni Selmo

Sandro Pupillo

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