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MOZIONE “VICENZA E MOBILITÀ – IL FUTURO CORRE SU DUE RUOTE”

Al presidente del Consiglio Comunale

Al Sindaco del Comune di Vicenza

 

Vicenza, 6 giugno 2020

 

MOZIONE “VICENZA E MOBILITÀ – IL FUTURO CORRE SU DUE RUOTE”

Una proposta DAIP per la mobilità sostenibile

 

 

Premesso che:

  • Il perdurare dell’emergenza COVID19 ha diminuito in maniera consistente il volume di traffico di mezzi motorizzati pubblici e privati, in particolar misura durante le ore di punta e negli snodi principali della città;
  • Si prevede che, stante la diffusa indicazione di incentivare ove possibile il telelavoro e la chiusura delle scuole fino al mese di settembre, tale condizione di spostamenti limitati si protrarrà perlomeno fino alla fine dei mesi estivi, con minime variazioni attese;
  • Tra le molte incognite e difficoltà gestionali post-emergenza COVID-19, vi è sicuramente quella legata alla mobilità delle persone ed in particolare al trasporto pubblico.
  • L’esigenza di ridurre gli assembramenti e il contatto sociale obbligherà a rivedere le modalità organizzative del trasporto pubblico anche allo scopo di contingentare l’utenza, con il rischio quindi di ridurne l’efficienza e in definitiva l’attrattività.
  • L’ipotesi di far salire sui mezzi pubblici un numero contenuto di passeggeri, tale da rispettare la distanza di almeno un metro, comporterà il rischio che un alto numero di passeggeri abituali, non riuscendo a usufruire dei mezzi pubblici e in mancanza di valide alternative, tornerà a fare ricorso dei mezzi a motore privati.
  • L’obiettivo comune è quello di evitare da un lato un nuovo aumento dei casi positivi di COVID-19 e una nuova diffusione della pandemia; dall’altro evitare l’aumento del traffico viario, il sovraffollamento dei parcheggi nei centri urbani, il peggioramento dei livelli di inquinamento e di tutela dell’ambiente, anche in ragione del fatto che, in condizioni “normali” pre-lockdown, la città di Vicenza presentava un preoccupante quadro per quanto riguardo i livelli di inquinamento urbano – tra i più alti in Italia;
  • all’interno del Dl Rilancio è stato approvato, all’articolo 205 “misure per incentivare la mobilità sostenibile”, il bonus riguardante l’acquisto di mobilità alternativa, quali biciclette elettriche e non, monopattini elettrici ed al contempo alcune modifiche al Codice della strada per aumentare la sicurezza della circolazione dei ciclisti.

 

Considerato quindi che:

  • E’ necessario ridefinire l’uso delle strade e degli spazi pubblici, aumentare gli spostamenti di superficie non inquinanti (piedi, bici, mobilità leggera) e sviluppare aree che consentiranno sviluppi commerciali, ricreativi, culturali, sportivi, rispettando i rispettivi distanziamenti fisici che saranno previsti.
  • Un primo impegno della città dovrebbe essere quello di attrezzarsi in maniera adeguata per gestire lo scenario più probabile durante la successiva fase di adattamento e di contenimento post lockdown, preparandosi a possibili criticità e impostando interventi a medio-lungo termine;
  • In tale contesto, un provvedimento dall’importanza essenziale è quello di intervenire a 360 gradi in un quadro generale di ridefinizione dell’uso di strade e spazi pubblici, con azioni integrate sul contingentamento del trasporto pubblico da una parte e l’incentivazione della mobilità sostenibile anche mediante un programma di percorsi alternativi;
  • Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, si reputa necessario migliorare e diversificare le alternative ai mezzi a motore, promuovendo innanzitutto un maggiore utilizzo da parte del cittadino della bicicletta (oltre ad alternative come monopattini elettrici, pattini ecc) con azioni mirate e concrete;
  • In tal senso, è essenziale che tali azioni di incentivazione all’uso della bicicletta (incentivi di tipo economico, sconti, bonus, retribuzioni) procedano parallelamente con l’ampliamento della rete di piste ciclabili cittadine, al fine di garantire all’utente un livello adeguato di sicurezza stradale oltre ad assicurare la convenienza dell’alternativa in comparazione con i tradizionali mezzi di trasporto a motore;
  • Il summenzionato art. 205 del Dl rilancio prevede il riconoscimento di un valore massimo di 500 euro, pari al 60% della spesa sostenuta per l’acquisto ai maggiorenni abitanti in comuni al di sopra dei 50 mila abitanti
  • nel medesimo viene introdotta la “casa avanzata”, ovvero una linea di arresto avanzata per le biciclette agli incroci semaforici. Inoltre è consentito dal codice della strada una semplificazione per la realizzazione di corsie ciclabili che potranno essere delimitate da segnaletica orizzontale mediante una semplice striscia bianca discontinua nel caso in cui le bici procedano nello stesso senso di marcia degli altri veicoli
  • Il tema della mobilità è da sempre centrale per la definizione delle strategie di governo e gestione del territorio, sia sotto il profilo della pianificazione urbanistica e territoriale che dell’implementazione nel brevissimo periodo di soluzioni tali da garantire l’ulteriore diffusione della mobilità ciclabile.

 

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a:

  1. Creare nuove piste ciclabili in prossimità degli snodi di traffico corrispondenti al passaggio delle principali linee di trasporto pubblico locale. 
  2. Studiare soluzioni per l’utilizzo bici per spostamenti casa – lavoro tramite retribuzione per chilometraggio (app e/o rimborso biglietto bus). 
  3. Istituzione di zone 30 nelle aree di quartiere e in prossimità di aree “sensibili” (scuole, ospedale, centri medici, poste ecc…), eventualmente anche in modalità “temporanea” in orari specifici (entrata/uscita da scuola ad esempio) o durante il weekend. Tali restrizioni devono essere evidenziate e ben visibili attraverso apposita segnaletica verticale e realizzazione di “porte di accesso” alle Aree 30. 
  4. Prevedere parcheggi biciclette dedicati all’interno dei parcheggi scambiatori. 
  5. Coprire il 40% rimanente rispetto a quanto previsto dal “bonus biciclette” di cui all’art. 205 del decreto rilancio, dedicando parte del fondo solidarietà comunale a persone residenti e domiciliate lavorativamente all’interno del Comune di Vicenza ed in possesso dell’abbonamento al TPL per l’annualità in corso (anche eventualmente con ausilio di stakeholders Svt o Askoll). 
  6. Completare ed unire i percorsi ciclabili esistenti soprattutto lungo le direttrici e lungo gli attrattori (percorsi più veloci, presenza di scuole o impianti sportivi) anche con soluzioni immediate o temporanee a basso costo sulle direttrice delle corse autobus Svt principali e nelle strade di penetrazione di quartiere. Tali piste potranno realizzarsi mediante segnaletica orizzontale semplice (come peraltro previsto dall’art. 205 summenzionato), verticale, o con delimitazione temporanea tramite paletti o coni da realizzarsi mediante restringimento corsia, ove la dimensione della strada lo consenta, o soppressione stalli di sosta. Tali soluzioni sono meglio desumibili dall’allegato 1. 
  7. Mettere in sicurezza i nodi lungo gli attrattori mediante restrizioni di carreggiata e ostacoli per favorire il rallentamento della vettura e mediante attraversamenti semaforici dedicati alle bici e ai pedoni, anche con riferimento a quanto previsto dall’art. 205 del dl rilancio e alla così definita “casa avanzata”. 
  8. Tramite segnaletica e arredo, limitare le zone F (strade interamente comprese dentro il quartiere a servizio diretto degli edifici o negozi) all’accesso mediante automobile ai soli residenti o clienti dei negozi o assistenti di residenti, concedendo libero accesso alle biciclette disincentivando pertanto le auto che non sono interessate dal quartiere e aumentando la sicurezza e la vita della strada. 
  9. Favorire l’uso dello spazio pubblico all’aperto per attività non solo commerciali ma anche ricreative, culturali e sportive. Tali spazi “requisiti” alle strade potrebbero configurarsi anche come interventi di moderazione del traffico per garantire un rallentamento della velocità, quindi una maggiore sicurezza per l’utenza debole. Impiegare lo spazio pubblico all’aperto per eventi culturali e sportivi prevedendo facilitazioni e agevolazioni, semplificazioni delle procedure per consentire agli organizzatori di rispettare i criteri di distanziamento e contingentamento del pubblico senza eccessivi aggravi sui costi. 
  10. Ampliare, in tutte le zone della città che lo permettono, il plateatico a disposizione di esercenti e commercianti ai fini di recuperare parte della capienza persa all’interno col distanziamento; ciò può essere reso possibile utilizzando le aree pubbliche o spazi di sosta. 
  11. Il Codice della Strada consente di istituire strade F Bis ovvero strade strategiche per anelli ciclopedonali ricreativi o turistici che possono essere limitate al traffico a bassissima velocità dei soli residenti e dedicate (anche solo ad orari o nei fine settimana) ad una compresenza di tutte le utenze nella carreggiata (Esempio Strada di Polegge lungo il Bacchiglione). 
  12. Ampliare la dotazione di spazio pubblico a integrazione dei parchi, prevedendo pedonalizzazioni temporanee diffuse nei quartieri con minor offerta di verde per permettere il gioco e l’attività fisica dei bambini in orari/giorni specifici. Ogni prima domenica del mese chiudere al traffico automobilistico alcune aree/strade di quartiere per consentire ai cittadini di “vivere” la città attraverso attività promosse da associazioni di quartiere o libera iniziativa cittadina.

 

Clicca qui sotto per vedere i percorsi immediatamente attuabili:
Percorsi immediatamente attuabili

 

I consiglieri comunali

Sandro Pupillo

Giovanni Selmo

 

 

Un pensiero su “MOZIONE “VICENZA E MOBILITÀ – IL FUTURO CORRE SU DUE RUOTE”

  1. Michela Carta dice:

    BRAVI!!!
    PROPONGO LA CONVERSIONE DEL SOTTOPASSAGGIO , CHE COLLEGA VIALE DELLA PACE A CORSO PADOVA, DA CARRABILE A CICLOPEDONALE, COSÌ’ COME ERA STATO PENSATO AL MOMENTO DELLA REALIZZAZIONE.
    DAREBBE UN SENSO ALLA PISTA CICLABILE DI VIALE DELLA PACE, CHE SI INTERROMPE POCO PRIMA DEL SOTTOPASSO.
    ATTUALMENTE I CICLISTI, IN SELLA AL MEZZO, UTILIZZANO IL PASSAGGIO PEDONALE, CREANDO CONTINUE SITUAZIONI DI PERICOLO AI PEDONI.

    IL TRAFFICO CICLO-PEDONALE È MOLTO ELEVATO, IN QUANTO IL SOTTOPASSO È LA VIA PIÙ BREVE PER RAGGIUNGERE IL CENTRO STORICO DALLA ZONA EST DI VICENZA.

    CENTINAIA DI MACCHINE, PROVENIENTI DAL QUARTIERE DI SAN PIO X, UTILIZZANO COME SCORCIATOIA IL SOTTOPASSO, ANZICHÉ IL CAVALCAVIA. DI VIALE DELLA-PACE PER IMMETTERSI IN VIA QUADRI.

    LA. PROPOSTA ERA STATA PIÙ VOLTE AVANZATA DA ALTRI CITTADINI ALLE PRECEDENTI AMMINISTRAZIONI.

    NELLA SPERANZA CHE LA MIA PROPOSTA VENGA PRESA IN CONSIDERAZIONE , PORGO CORDIALI SALUTI.
    MICHELA CARTA

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