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MOZIONE: REALIZZAZIONE DI POLITICHE DI CO-HOUSING GIOVANILE

PREMESSO CHE:
– Secondo Eurostat l’età media di uscita di casa dei genitori in Italia è di 30,1 anni (la media europea invece è di 26,1 anni). L’età media di uscita di casa è un dato in continua crescita: in Italia si lasciava la casa dei genitori a 29,8 anni nel 2006, e da allora la crescita non si è mai fermata. Quasi un giovane su due, tra i 25 e i 34 anni, vive con i genitori, una percentuale che si è innalzata nel 2017 fino a raggiungere il 66,4% dei giovani tra i 18 e i 34 anni.

OSSERVATO CHE:
– In città e in provincia di Vicenza da qualche anno è presente un progetto di co-housing per giovani, gestito dalla Caritas vicentina, che propone un’esperienza di volontariato coinvolgente chiamato “In Cantiere: un anno tra l’altro”, organizzato in collaborazione con la Pastorale giovanile e l’Operazione Mato Grosso. Questo progetto offre un’opportunità di crescita, condivisione e servizio a giovani di tutta la diocesi, attraverso l’esperienza di coabitazione, per un anno, in un appartamento o in una canonica nella diocesi di Vicenza, con gli obiettivi di affrontare un’esperienza forte di volontariato, partecipare ad occasioni di formazione e riflessione personale e condividere la propria quotidianità attraverso relazioni di qualità

– Appare oggi evidente la necessità di valorizzare soluzioni capaci di coniugare le politiche residenziali urbane con la produzione di socialità dal basso, in grado di dare un contributo concreto alla qualità di vita quotidiana e alla possibilità di “uscire di casa”, in un contesto di forte crisi economica e culturale

CONSIDERATO CHE:
– La realizzazione di forme di Co-Housing residenziale all’interno del tessuto urbano può essere anche uno strumento per prevenire fenomeni di bullismo ed emarginazione sociale, diventare risorsa e scambio cooperativo.

– Oltre al tema della condivisione di spazi comuni, il co-housing è un modello abitativo in cui ricostruire legami sociali e nuove forme di abitare collettivo, contribuendo ai bisogni di socialità della cittadinanza, quali ad esempio l’accudimento dei bambini, degli anziani, la cura dell’ambiente, la manutenzione ordinaria degli edifici e la collaborazione con la municipalità, la rigenerazione con usi civici del patrimonio comunale (Patti di collaborazione)

– Il Co-Housing rappresenta un potenziale scarto culturale nell’attuale logica residenziale, promuovendo i principi di solidarietà, dialogo, coesione sociale; favorendo forme di razionalizzazione dei consumi legati alla scelta consapevole di condividere spazi e servizi in uno spirito collettivo di mutua solidarietà; privilegiando l’impegno civile volontario e gratuito che rappresenta una importante risorsa per la collettività se favorito ed incentivato.

RISCONTRATO CHE:
– Ad oggi, non risulta che un progetto di questo tipo, in grado di favorire socializzazione e legami di collaborazione tra cittadinanza e municipalità, abbia mai preso piede a Vicenza, in particolare per quei giovani che non studiano e non lavorano, o che sono impiegati in lavori occasionali senza prospettive significative (giovani “neet”), oppure per quei giovani con un lavoro anche precario ma con forte desiderio di autonomia abitativa, o giovani lavoratori che non riescono a trovare soluzioni abitative autonome per questioni economiche.

TUTTO CIÒ PREMESSO SI IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE A:

– VALUTARE l’inserimento e la sperimentazione di progetti di Co-Housing in alcuni edifici pubblici comunali (da individuare in appartamenti ERP a disposizione del Comune o ATER) con finalità di “sperimentazione”.

– IMMAGINARE un servizio che offra un’accoglienza temporanea per un periodo massimo di 12 mesi, così da permettere un continuo ricambio e allargamento della proposta ai giovani presenti nel nostro territorio. I giovani tra i 18 e i 35 anni e, a fronte di un contributo di ospitalità agevolato (comprensivo di costi e utenze), potrebbero :
● condividere le responsabilità della corretta manutenzione degli spazi e del tempo comune
● Aderire ad attività sociali e progetti di volontariato a favore del territorio, della società e dell’ambiente, in accordo con le Politiche Giovanili e gli enti gestori del progetto.
● Partecipare a un percorso di crescita sociale e orientamento professionale a supporto della ricerca del lavoro.
● Partecipare ad incontri periodici con gli altri cohousers per il coordinamento e la Verifica degli obiettivi del Progetto

– DIALOGARE con Cooperative già impegnate in simili progetti, e con privati e operatori di settore, al fine di avviare percorsi di incontro con le realtà di quartiere in cui i progetti di coabitazione potrebbero essere inserite, accompagnando il primo progetto di cohousing con una campagna di informazione alla città.

I CONSIGLIERI COMUNALI
Giovanni Selmo
Sandro Pupillo

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