PREMESSA GENERALE
Il Covid-19 ha stravolto le nostre vite. È difficile dire ancora quando e come ne usciremo definitivamente perché sono ancora molte le incognite presenti, ma senz’altro alcune cose importanti ce le ha mostrate. In primis ha fatto luce sulle tantissime disuguaglianze esistenti, purtroppo aumentandole nelle fasce della popolazione più deboli, fragili e vulnerabili. La pandemia ha amplificato le disuguaglianze sociali ed economiche, invertendo i progressi sulla parità di genere fuori. Basti pensare, ad esempio, a cosa ha comportato la chiusura delle scuole che ha fatto crescere esponenzialmente il tempo da impiegare per la cura della casa e della famiglia. Anche le esigenze di assistenza agli anziani sono aumentate. E queste responsabilità purtroppo sono ricadute quasi sempre sulle spalle delle donne. Difronte a questi e a moltissimi altri fattori ci siamo resi conto di quanto siano fondamentali le relazioni sociali nelle nostre vite, non sostituibili con i mezzi di comunicazione digitale. Perché se le pandemie si possono combattere con i vaccini, e di questo ne siamo certi, altrettanto siamo convinti di quanto sia e sarà sempre più fondamentale curare le relazioni per evitare la diffusione di altri tipi di virus non aggredibili con i vaccini: pensiamo a quelli ideologici e culturali ad esempio che si stanno insinuando con sempre maggiore frequenza nella popolazione e che rischiano di condannarci ad un futuro non proprio roseo.
Su questo, come Associazione, ci siamo spesso interrogati e abbiamo deciso di creare un programma che dia appunto ampio spazio alle relazioni facendo rete, trovandosi più spesso in assemblea e cercando di coinvolgere maggiormente i soci nella vita associativa perché siamo convinti che ogni persona porti dentro di sé un bagaglio di conoscenze, competenze e passioni che sono il vero tesoro di Da Adesso in Poi.
Anche il nostro impegno nella vita amministrativa della città, grazie alla presenza di 2 Consiglieri comunali, deve essere visto e vissuto come aspetto centrale nel nostro essere civici: insieme infatti si agisce meglio e si raccolgono stimoli, idee, proposte che possono migliorare le azioni politiche e amministrative dei nostri Consiglieri.
Sono 6 le tematiche che abbiamo inserito nel programma: ambiente, territorio, arte e turismo, lavoro, inclusione e accessibilità, sociale e giovani. Tutte sono precedute dalla parola cultura che abbiamo pensato sia il vero fil rouge che collega gli ambiti del nostro programma 2022 anche in virtù dell’importantissima candidatura di Vicenza a Capitale Italiana della Cultura 2024.
Vi è un altro punto, fondamentale, che non rientra specificatamente in questo programma, ma che sicuramente da adesso in poi sarà sempre più presente nella nostra agenda ed è l’appuntamento elettorale del 2023. Abbiamo pensato di non inserirlo nel programma associativo perché vogliamo lavorare per costruirlo assieme alle altre forze politiche di Centrosinistra che, come noi, hanno desiderio di costruire un percorso partecipativo che porti alla nascita di un programma comune e all’individuazione un candidato sindaco unitario.
L’Associazione si riconosce nei Principi Fondamentali espressi dalla Carta Costituzionale Italiana (artt. 1-12) e nei Principi Fondamentali contenuti nello Statuto del Comune di Vicenza (artt. 1-12) e per dare attuazione a detti principi Da Adesso in Poi presenta il proprio programma associativo 2022, frutto di un lavoro partecipativo e collettivo. Il processo decisionale è stato orizzontale con condivisioni di idee e progetti rispetto agli ambiti tematici, in cui ogni partecipante ha potuto apportare il proprio contributo.
Il Consiglio Direttivo di Da Adesso in Poi
1. CULTURA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO
Referenti: Marco Bianchi e Lorenza Bressan
L’inquinamento è un problema da affrontare sistemicamente nel quadro delle aree urbane di tutta Italia ed in particolar modo della Pianura Padana, ma anche localmente con iniziative volte a limitare le emissioni di agenti inquinanti e di CO2.
La rivoluzione green costituisce il pilastro portante della politica europea dei prossimi decenni e quindi è una sfida che ogni città deve fare propria, anche in termini di sviluppo sostenibile.
Le principali fonti di inquinamento a livello urbano sono gli impianti per la climatizzazione di abitazioni e uffici e i trasporti.
La sfida ambientale costituisce un dovere imperativo dei decisori nei confronti non solo degli attuali cittadini, ma delle generazioni più giovani e di quelle future.
La conversione green dell’economia avrà anche dei significativi costi sociali (da mitigare con lungimiranza), ma costituisce altresì una grande occasione di sviluppo per quelle realtà urbane in grado di porsi positivamente nei confronti di questa sfida.
La European Enviroment Agency nella rilevazione 2019 ha posto Vicenza al quarto posto in Europa e al secondo in Italia per il livello di inquinamento dell’aria. Un dato che ha ricadute drammatiche sulla salute dei cittadini.
Da Adesso in Poi si pone l’obiettivo concreto di far emergere la consapevolezza che un progressivo cambio delle abitudini si valorizza dallo stile di vita del singolo individuo.
Il territorio è una realtà vivente complessa, plurale e stratificata che si trasforma e va costantemente interpretata. Ogni territorio inoltre custodisce la storia di una comunità che deve essere sempre valorizzata al meglio.
La nostra città è caratterizzata da un territorio in buona parte ancora di qualità a nord (area delle risorgive) e a sud (colli Berici), mentre più degradata appare la situazione ad est (viale della Pace e Stanga) ma recuperabile con interventi di riqualificazione e ad ovest (area industriale, Fiera e asse verso Verona) con un degrado molto grave che presuppone azioni molto complesse.
Il territorio urbano appare caratterizzato da notevoli “buchi neri”, determinati dallo spostamento/chiusura di attività produttive a ridosso del centro storico e da un’edificazione di alcune zone periferiche con edilizia di qualità mediamente scadente, con situazioni sfidanti (area viale Milano), inserti incoerenti (Borgo Berga) e una saldatura complessa tra centro, semicentro e periferia.
Il Centro storico, di grandissima qualità, soffre per la forte riduzione della funzione residenziale, ma anche per il progressivo abbandono di edifici storici che hanno accelerato il processo di desertificazione e di monocultura commerciale/turistica.
Da questo punto di vista, è quanto mai fondamentale valorizzare l’economia di prossimità̀, intesa come modello di economia basato sulla rivitalizzazione del tessuto economico locale mediante relazioni di vicinato e rapporti sociali e ambientali, che ruotino anche attorno al piccolo commercio e ai prodotti del territorio, con lo scopo di rendere Vicenza, a partire dai quartieri, attrattiva per nuove realtà̀ e capace di rafforzare le strutture già̀ esistenti.
Il sistema dei corsi d’acqua, infine, appare estraneo alla città contemporanea, salvo rari tentativi di valorizzazione (“spiaggetta”). Anche i recenti interventi di salvaguardia dalle alluvioni hanno aumentato questa distanza tra cittadini e acque.
Da Adesso in Poi si propone di valorizzare al meglio la rarissima opportunità, per una città delle dimensioni di Vicenza, di poter accedere dall’abitato alle principali risorse verdi in pochi minuti, anche a piedi, cosa che porta ad immaginare una maggiore integrazione tra tessuto urbano e aree verdi circostanti (Colli, Risorgive, assi fluviali, aree agricole di qualità, ville storiche).
Azioni/Proposte
1. Workshop sullo sviluppo delle comunità energetiche a Vicenza;
2. Raggiungeremo il centro storico della città di Vicenza con 3 mezzi di trasporto diversi (bici, auto privata, bus) partendo da 4 quartieri cittadini periferici: Laghetto, Sant’Agostino, Campedello, Stanga. Calcoleremo tempi e costi di trasporto e pubblicheremo lo studio;
3. Passeggiata lungo gli argini dei fiumi cittadini allo scopo di mappare delle potenziali vie ciclopedonali accanto ai corsi d’acqua.
2. CULTURA, ARTE E TURISMO
Referenti: Alberto Galla e Luca Baldin
Vicenza e le ville palladiane sono una delle sette realtà del Veneto riconosciute patrimonio mondiale UNESCO.
La prima ragione di una visita a Vicenza è data quindi dalle sue architetture e dalla singolare forma urbis, che ne fa uno dei capolavori del Rinascimento maturo. La maggior parte degli edifici palladiani sono oggi inaccessibili o scarsamente accessibili. Ciò determina una permanenza media molto bassa, dal momento che mancano le ragioni per estenderla nel tempo.
Malgrado l’apertura del Palladio Museum e l’aggiornamento del Museo civico di Palazzo Chiericati manca un luogo in cui il visitatore possa comprendere l’evoluzione urbana di Vicenza e collocare appropriatamente l’intervento palladiano.
È del tutto assente un luogo idoneo dedicato alla produzione artistica contemporanea, ma anche luoghi dedicati alla creatività contemporanea, non necessariamente artistico-culturale, quali acceleratori di start up dedicati al nuovo artigianato digitale. È da migliorare l’azione di informazione turistica sulla fruizione della città e una promozione adeguata del prodotto Vicenza. La ricettività alberghiera di qualità e l’offerta della ristorazione in centro vanno incentivate e sostenute così come lo stesso tessuto commerciale fortemente penalizzato dagli effetti della pandemia.
L’offerta culturale, pur migliorata, appare ancora troppo intermittente e manca uno stimolo vero ad una produzione culturale autonoma.
L’Università è un corpo ancora troppo avulso dalla città, malgrado la popolazione sia già di 4500 studenti e la Fondazione Studi Universitari preveda un loro aumento nel 2028 a oltre 8000 unità (il 7,3% dell’intera popolazione).
Da Adesso in Poi intende sostenere la crescita di un polo universitario di eccellenza a supporto dell’attività produttiva e di poli dell’innovazione in grado di facilitare la conversione del tessuto industriale esistente verso la frontiera della sostenibilità, dell’economia circolare e della digitalizzazione.
Da Adesso in Poi crede fortemente in quella ricetta che si è sempre detta a parole, ma mai concretizzata nei fatti, ovvero mettere in rete e favorire il dialogo delle tante realtà culturali cittadine per offrire un prodotto turistico, artistico e culturale integrato e omogeneo.
Da Adesso in poi è inoltre favorevole a qualsiasi forma di collaborazione pubblico-privato volta a fornire professionalità e risorse al sistema culturale e turistico della città.
Azioni/Proposte
1. Convegno sulle fondazioni di partecipazione e sui sistemi di gestione pubblico-privato del patrimonio museale e monumentale;
2. Inchiesta su Vicenza Universitaria con interviste agli studenti da pubblicare sul sito dell’Associazione.
3. CULTURA DEL LAVORO
Referente: Carla Favero
All’enorme crisi lavorativa in atto, anche conseguenza dalla pandemia, si è aggiunta una graduale trasformazione nel modo di svolgere le attività che per alcuni potrebbe rappresentare una straordinaria opportunità e per altri un punto di non ritorno.
Professioni della old economy scompariranno e verranno sostituite da nuove. In Italia i lavoratori con bassa scolarizzazione, gli immigrati di prima generazione e le donne, in mancanza di precise politiche di riqualificazione e occupazionali, avranno maggiori probabilità di andare incontro a difficoltà. Il tema del livello occupazionale e di una armoniosa conversione dalla old alla new economy è e sarà centrale nei prossimi anni.
Vicenza è il capoluogo della terza provincia in Italia per export. L’industria costituisce il 39% del PIL prodotto in Provincia ed è oltre al baricentro di questo sistema, anche il “centro servizi” per eccellenza, con attrattori naturali come il Tribunale, gli studi legali e
di consulenza, l’Università e la formazione professionale, la sede degli ordini professionali, la Fiera e, tra breve, l’alta velocità ferroviaria che consentirà collegamenti maggiori con Milano, capitale economica d’Italia e con Venezia, polo culturale e turistico internazionale e sede del governo regionale.
Vicenza è naturalmente una città dell’industria e dei servizi di straordinaria vitalità e va resa sempre di più centro attrattivo per gli attori della quarta rivoluzione industriale con il coinvolgimento delle realtà del tessuto produttivo.
Da Adesso in poi intende indagare il mondo dell’imprenditoria femminile e promuovere ogni iniziativa volta ad accrescere la responsabilità sociale delle imprese del territorio, stimolando la partecipazione dei privati alla gestione della cosa pubblica e delle attività socialmente rilevanti.
Azioni/Proposte
1. Indagine sulla situazione dell’imprenditoria e della dirigenza femminile a Vicenza.
4. CULTURA DELL’INCLUSIONE E DELL’ACCESSIBILITÀ
Referenti: Filippo Zanetti e Nicola Fantin
Il tema dell’accessibilità fisica, sensoriale e culturale del patrimonio è strettamente connesso a quello della “democratizzazione della cultura”. L’accessibilità è infatti ormai vista come uno strumento per realizzare l’uguaglianza culturale e sociale ed alimentare la crescita intellettuale di una comunità in cui la singola persona è posta al centro dell’esperienza culturale.
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile contiene diversi riferimenti all’accessibilità articolati in 17 obiettivi tra i quali ad esempio rendere le città inclusive, sicure, resilienti e sostenibili, fornendo un accesso universale a sistemi di trasporto e agli spazi verdi e pubblici o ridurre la disuguaglianza responsabilizzando e promuovendo l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, comprese le persone con disabilità.
Da Adesso in Poi desidera che anche a Vicenza la vivibilità e la qualità della vita siano di alto livello e che la città offra spazi e servizi accessibili a tutti, mettendo in campo ogni azione possibile affinché le differenze non diventino discriminanti ed escludenti. Lavorare per la coesione sociale serve proprio a costruire relazioni tra le persone, ciascuna diversa dalle altre e gestire in modo responsabile e costruttivo gli eventuali conflitti.
Azioni/Proposte
1. Mappare le principali barriere in città attraverso un concorso fotografico nei quartieri cittadini.
5. CULTURA SOCIALE
Referenti: Chiara Antonello, Massimo Bosco, Annamaria Comin, Benedetta Miniutti, Donata Pastorio, Cecilia Pegoraro, Giacomo Peretto, Lara Scantamburlo, Valeria Stocchiero.
La cultura sociale è volta a promuovere il benessere di una comunità, di una “Società del benessere comune” (cfr Gesualdi-Ferrara), tenendo conto che il bene comune è la grande catena che lega insieme gli uomini e le donne nella società. Occorre quindi che chi si occupa di cultura e sviluppo sociale sappia mettere in dialogo interventi di tipo personale e quelli di tipo collettivo. Diventa pertanto fondamentale promuovere la partecipazione e il ruolo attivo dei cittadini e delle cittadine, la promozione di attività di integrazione sociale e lotta alla solitudine, la
valorizzazione dei beni comuni, la produzione di beni e servizi utili alla comunità, il potenziamento di interventi di prevenzione e promozione della salute dei singoli cittadini.
In questa prospettiva i cittadini non possono più essere considerati nel ruolo di utenti – pazienti – consumatori di beni e servizi, ma saranno i principali protagonisti di una serie di azioni volte al benessere, alla salute, alla qualità della vita e all’inclusione sociale.
Da Adesso in Poi ritiene fondamentale promuovere tra i cittadini e le cittadine la
partecipazione e il senso civico, la condivisione di esperienze, idee, desideri, processi e progetti volti a valorizzare e creare buone pratiche sociali, trasformando così i bisogni insoddisfatti in esperienze di miglioramento della qualità della vita di ogni persona e della comunità intera.
Azioni/Proposte
1. Raccogliere competenze, impegni e passioni dei soci DAIP in ambito sociale;
2. Organizzare un evento (o altra modalità diffusiva) per far conoscere alla cittadinanza la rete di azioni possibili già presenti nel nostro territorio in risposta a ciò che le questioni legate all’esperienza pandemica hanno fatto emergere in termini di disuguaglianze sociali legate al nostro territorio.
6. CULTURA GIOVANILE
Referenti: Giovanni Selmo e Mattia Celotto
Uno dei problemi più̀ gravi che sta affrontando il nostro Paese è la scarsa attrattività̀ nei confronti delle giovani generazioni. Centinaia di migliaia di ragazzi lasciano l’Italia ogni anno per andare all’Estero in cerca di un lavoro e, più in generale, di un’esistenza che soddisfi le loro aspettative.
Vicenza è da anni la provincia del Veneto con il maggior numero di giovani che lasciano la propria Regione. Questo dato stride con il tessuto culturale, produttivo e industriale proprio di un territorio storicamente all’avanguardia come il nostro. È preoccupante come la culla di numerose eccellenze dell’industria e dei servizi non sappia frenare questa emorragia e al contempo non sia in grado di attrarre dall’Estero competenze e figure professionali che possano decidere di trasferirsi qui dando il loro contributo alla crescita del territorio, ma anche di far rientrare nella propria città chi vi è nato.
I giovani adulti vicentini spesso soffrono un deficit di opportunità culturali vicine alle proprie sensibilità (dalla musica alla valorizzazione di percorsi creativi). È forte la voglia di sperimentare indipendenza economica e abitativa, creare o trovare nuovi eventi di qualità e di ampio respiro, trovare spazi di socialità e volontariato spesso sacrificati dalle scelte politiche.
In tal senso è fondamentale trovare strumenti per favorire la loro indipendenza affinché possano realizzare se stessi e al contempo migliorare la qualità della vita nella città in cui hanno desiderio di vivere e di realizzarsi come persone.
Da Adesso in Poi ha quindi l’obiettivo da una parte di indagare l’universo giovanile a partire dagli stili di vita, dalle esigenze, dai valori e dai comportamenti delle nuove generazioni e dall’altra di far comprendere, emergere e valorizzare gli elementi dinamici e attrattivi del nostro territorio.
Azioni/Proposte
1. Workshop su una Vicenza a misura di giovane e sostenibile. Opportunità e criticità.
2. Tavola rotonda su politica e giovani: mondi distanti o avvicinabili?