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RUCCHISMO = IMMOBILISMO!

Nei giorni scorsi assieme agli altri Consiglieri di minoranza abbiamo fatto un po’ il punto su questi primi tre anni di amministrazione Rucco. Il bilancio è, ovviamente, negativo: tanti annunci, tanti proclami, ma alla luce dei fatti poche, pochissime azioni concrete. Nessun piano urbanistico portato all’attenzione del Consiglio (Pat, Pums, PI), alcune opere importanti per la città già finanziate, ma la cui realizzazione è ancora un miraggio (ex Centrale del Latte, Parco della Pace, SP46, Sala del Commiato, solo per citarne alcune), i quartieri completamente abbandonati, i grandi progetti culturali sbandierati ancora sulla carta (la gestione di Palazzo Thiene, la nuova Biblioteca Bertoliana, Vicenza Capitale italiana della Cultura).

E pensare che il Sindaco si era presentato ad inizio mandato parlando di “Piano Marshall”, un vero e proprio contratto con la città per cambiarla in pochi mesi. Ed è effettivamente la città è cambiata, ma in peggio. La tanto sbandierata sicurezza è rimasta solamente una promessa elettorale. La città è molto più insicura di prima con tanti problemi legati allo spaccio, alla microcriminalità e al degrado che aumentano quotidianamente. L’attuale Amministrazione, come abbiamo più volte denunciato, ha deciso di intervenire esclusivamente attraverso la forza e la repressione non capendo che tematiche così complesse vanno affrontate anche con la prevenzione e la messa in campo di progettualità a lunga scadenza. I blitz sono solo serviti a gonfiare il petto e a riempirsi la bocca di finti successi che nessun cittadino ha effettivamente percepito.

I Consigli comunali vengono ultimamente fatti online perché si dice che in sala Bernarda ci sia troppo caldo, ma la verità è che alcuni Consiglieri di maggioranza sono già sotto l’ombrellone e il Sindaco nonostante alcune tirate d’orecchie non riesce a riportarli in sala Bernarda. E allora per garantire il numero legale si prendono in giro i Consiglieri di minoranza con scuse irragionevoli. Ci sono poi tantissime mozioni ancora ferme al parere del dirigente e agli accessi agli atti si risponde a fatica (quando si risponde!)

Che dire? Speriamo che con l’arrivo di settembre e la ripresa dei lavori la musica cambi perché finora ad ora Rucco e i suoi hanno semplicemente girato la manovella di un carillon che ripete sempre lo stesso brano lamentoso rivolto al passato. E questa musica, dopo tre anni, ha stufato.

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