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Rucco e la partecipazione? Perfetti sconosciuti!

Fanno davvero sorridere e le riteniamo per giunta offensive gli annunci da campagna elettorale del Sindaco ai cittadini: “Organizzeremo delle sedute di Giunta e Consigli comunali ne quartieri” quando questi signori si son ben visti dall’ averlo fatto per tutto questo mandato.
Diremo di più e sfidiamo Sindaco, Giunta e Maggioranza a smentirci! Quali percorsi o progetti partecipativi sono stati approvati in questi anni? Zero. Anzi no. Uno è stato approvato e sono i Patti di Collaborazione, il cui regolamento è stato approvato a seguito di una nostra mozione e del prezioso lavoro dell’ex assessore Matteo Tosetto. Guardiamo piuttosto a quanti strumenti partecipativi sono stati cassati o cancellati: dal bilancio di genere a quello partecipativo, dai referendum alle petizioni online a cui il Comune ha dato risposta col singhiozzo, fino al “consiglio comunale dei giovani” che è rimasta una proposta neanche abbozzata.
E la partecipazione che hanno attivato? Sempre e comunque o su invito o su iscrizione: pensiamo all’evento del Sindaco in Fiera “Think”, o alle assemblee su AV/AC.
Pensiamo – infine – al mancato il coinvolgimento dei cittadini su alcune scelte dell’amministrazione: ricordiamo il taglio degli alberi in via Carpioni o in corso Padova o la mancata segnalazione di inizio lavori sulla ciclabile Casarotto o alla totale assenza di informazioni e condivisione su progetti come Centrale, Parco della Pace, Colonia Bedin, Serre… Su molte di queste opere volute dai cittadini i comitati di quartiere attendono lumi dall’alto per avere stracci di informazione, come chiedessero udienza al Papa. Sollevare un tema così importante a poche settimane dal voto è un’offesa all’intelligenza dei cittadini.
L’amministrazione si è sempre mossa giustificando qualunque scelta, anche la più discutibile, con la logica forse giuridicamente corretta ma civicamente miope e autoreferenziale dell’”aver vinto le elezioni”, del peso dei numeri (peraltro pochi) e del peso (peraltro quasi nullo) elettorale in Sala Bernarda.
La vera sfida di qualunque amministrazione invece è permettere ai cittadini di coltivare spazi di confronto e di decisione al di là dei propri rappresentanti eletti, che vengono e vanno, mentre i cittadini, i progetti e le visioni sulla città sono destinati a lasciare traccia anche nel futuro al di là degli eletti.
Dopo anni di “venite a noi” in quanto depositari di chissà quale verità a pochi giorni dal voto cambia il paradigma? Non ci crede nessuno: né i cittadini né chi lo propone. Sindaco un po’ di coerenza: continui a comunicare attraverso comunicati stampa e silenzi sulle questioni più spinose, non si dimostri così strumentale e incoerente.

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