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SÌ AI PANNELLI FOTOVOLTAICI IN CENTRO STORICO

In un periodo così drammatico – che speriamo possa presto attenuarsi, ma che sicuramente non è destinato a risolversi nel breve/medio periodo – è necessario che i Comuni mettano in campo tutte quelle misure che possano aiutare imprese, commercianti e cittadini, già assai provati dagli insostenibili costi energetici, a reggere l’imminente pesantissima onda d’urto.
Una di queste – che è da anni al centro di molte controversie e che per il Comune sarebbe a costo zero – è la possibilità di sfruttare le fonti rinnovabili nel cuore della città con l’installazione anche di impianti fotovoltaici.
Riteniamo non sia questo il tempo per spaccare il capello in quattro con interpretazioni, a volte ingiustificatamente restrittive, che si risolvano nella difesa assoluta di un interesse pubblico a totale discapito di un altro. È invece tempo di fare scelte coraggiose, che siano cioè capaci di bilanciare tutti gli interessi collettivi che questo particolare momento storico impone di considerare.
Per quel che riguarda Vicenza, ci sono inoltre alcune criticità che sono figlie dell’ inerzia di questa Amministrazione. Pensiamo ad esempio al piano degli interventi in Centro storico che è da anni fermo nonostante le tante promesse e dichiarazioni del sindaco Rucco, un Sindaco che per giunta si è tenuto la delega all’urbanistica, di fatto ingessando tutto. Se guardiamo ad esempio alla vicina Verona vediamo come, muovendosi per tempo, il Comune scaligero sia già riuscito a disciplinare un piano degli interventi decisamente già più aperto.
Ci sentiamo di appoggiare i puntuali rilievi mossi dal presidente di Confindustria Ance di Vicenza Pozza e dagli avvocati Aldo Campesan e Gianluca Ghirigatto, sfruttando la possibilità di installare pannelli data dal recente Decreto Legge che ha disposto Misure urgenti di politiche energetiche nazionali, tra le quali l’installazione di pannelli fotovoltaici anche all’interno del centro storico (Zona A) e pertanto chiediamo al sindaco Rucco di darsi una mossa. Con azioni concrete, perché di parole al vento ne abbiamo sentite già fin troppe. Lo sollecitiamo anche ad interloquire con la sovrintendenza affinché, consapevoli del ruolo fondamentale che essa riveste per ciò che concerne la tutela del paesaggio e del patrimonio architettonico, si possano trovare soluzioni che mettano in proficuo dialogo la corretta conservazione e valorizzazione paesaggistica e architettonica con le esigenze sempre più stringenti dei nostri tempi.
Il tempo è scaduto e bisogna agire immediatamente perché le bollette di questi mesi hanno messo in ginocchio imprese, commercianti e cittadinanza e quelle che verranno – destinate ad un ulteriore sostanzioso incremento – daranno il colpo di grazia. Noi nei prossimi giorni presenteremo una mozione all’Amministrazione.

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