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Strumenti per contrastare il degrado #NOSLOGAN ?

Interrogazione: “Quali strumenti effettivi di monitoraggio sono stati individuati per verificare e contrastare il degrado?”

Premesso che:

  • Il Comune di Vicenza, attraverso il sito istituzionale ha dato grande visibilità agli interventi di lotta al degrado condotti anche in prima persona dal Sindaco, dall’Assessore ai servizi sociali e dal consigliere comunale Naclerio (non sappiamo a quale titolo);
  • Molti degli interventi sono stati incentrati sul controllo, sul sanzionamento, sull’allontanamento delle persone;
  • L’assessore Maino ha dichiarato che, a partire dal mese di settembre 2018, avrebbe coordinato incontri bimestrali con tutte le realtà che “si occupano di questo problema, in modo da tenerlo monitorato ed individuare per ciascuno le azioni più efficaci” affermando inoltre che “del gruppo di lavoro faranno parte, oltre all’assessorato alla famiglia e alla comunità, le unità di strada, la Caritas e, ovviamente, la polizia locale con la supervisione del sindaco”;
  • Lo stesso Sindaco ha riferito alla stampa più volte che accanto al lavoro di contrasto al degrado avrebbe coinvolto le realtà che si occupano di tematiche legate al vagabondaggio, all’accattonaggio, alla tossicodipendenza, allo spaccio, per intraprendere percorsi di recupero;

Considerato che:

  • È stata firmata dal Sindaco un’ordinanza contro lo stazionamento sulla scalinata di Palazzo Chiericati e tuttavia dall’accesso agli atti effettuato agli uffici della Polizia Locale risulta che le segnalazioni pervenute per comportamenti non conformi al decoro urbano a piazza Matteotti (zona Palazzo Chiericati) da settembre a novembre siano meno di trenta, un numero davvero risibile davanti alle migliaia di segnalazione ricevute;
  • Dall’accesso agli atti effettuato presso gli uffici del Comune per richiedere i report di utilizzo di tutti gli hotspot cittadini è emerso che l’hotspot in zona Mercato, che serve via Allende, è spento da mesi per un problema tecnico mentre il Sindaco ha dichiarato di aver provveduto al suo spegnimento per evitare che lo utilizzino gli spacciatori;
  • Dalle dichiarazioni dell’Assessore Maino sono trascorsi ormai quasi tre mesi e dalle affermazioni del Sindaco non ci risulta siano seguiti fatti concreti;
  • Il sito del Comune di Vicenza continua a dare evidenza degli interventi di allontanamento, sanzionamento e controllo, ma non dà evidenza del lavoro del Gruppo di lavoro coordinato dall’Assessore;

Si interrogano il Sindaco Rucco e l’ Assessore Maino per sapere:

  • Perché non siano state fatte dovute verifiche sulle segnalazioni e sanzioni rispetto a comportamenti di degrado e maleducazione fuori dal Chiericati prima di emanare un’ordinanza;
  • Se la Giunta sia in possesso di elementi ulteriori di cui non sono in possesso gli uffici, per i quali la situazione di Palazzo Chiericati richiedesse un’ordinanza come quella emanata;
  • Se non è che, per puro caso, l’ordinanza sia stata emanata con il solo obiettivo di ricavare qualche titolo di giornale o qualche servizio televisivo, visto che nei giorni precedenti aveva avuto ampio risalto mediatico l’imbrattamento di una colonna di Palazzo Chiericati;
  • Se confermano che l’hotspot che serve il parco di via Allende è veramente quello di Mercato Nuovo, che risulta essere offline da febbraio scorso e, in caso affermativo, perché abbiano raccontato ai cittadini di averlo spento: non avevano nemmeno verificato gli accessi o hanno mentito deliberatamente;
  • Se e quando è stato avviato il gruppo di Lavoro annunciato dall’assessore Maino e quante volte si è incontrato;
  • Quali strumenti di monitoraggio sono stati adottati per individuare le azioni più efficaci;
  • Se oltre gli enti ed istituzioni citate dal Sindaco e dall’Assessore (Caritas, Unità di Strada, Polizia Locale) sono stati coinvolti altri enti ed istituzioni come, a mero titolo esemplificativo, SERD e/o le cooperative che gestiscono accoglienza per i richiedenti asilo.

I Consiglieri comunali di “Da Adesso in Poi”

Sandro Pupillo

Giovanni Selmo

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