I lavori del presidio della polizia locale in campo Marzo procedono così spediti che, a differenza di quanto affermava il sindaco Rucco fino a poco tempo fa, l’inaugurazione prevista a settembre slitterà ancora in avanti.
Per una struttura, lo ripetiamo, costosissima e che servirà soltanto a fare scena, ma non risolverà alcun problema. E intanto si continuano a spendere soldi: 185 mila euro già spesi per la riqualificazione dell’immobile e quindi – notizia dei giorni scorsi – ulteriori 18 mila euro per il rifacimento della pavimentazione. E le spese non finiranno, ne siamo certi.
Tutto questo mentre la sede principale, poco distante da Campo Marzo, è sempre più fatiscente con un edificio non a norma per chi ci lavora e per gli utenti che vi si recano, a partire dai più fragili. Tutto questo mentre i quartieri sono sempre più lasciati a loro stessi.
La cosa che ci preoccupa, però, di più è che manchi una progettualità efficace e coordinata non solo con le forze dell’ordine per risolvere le problematiche legate alla sicurezza che, a distanza di 3 anni dall’insediamento di Rucco, invece di migliorare come da proclami di campagna elettorale, sono ben peggiorate. Noi lo ripetiamo come un mantra: “la sicurezza non si costruisce solo con la deterrenza, ma anche con la prevenzione, con la cultura, con iniziative che possono avere una continuità nel tempo e con la solidarietà”.
Ma d’altronde – e permetteteci questa chiosa finale – se per Rucco aprire le porte della città vuol dire ad esempio accogliere solamente 20 afgani che stanno fuggendo da una situazione drammatica, allora il concetto di solidarietà del Sindaco ci è più chiaro. Non fa parte del suo DNA.